Quando il teatro diventa educazione, memoria e impegno
La violenza sulle donne un fenomeno drammatico del nostro presente. I dati lo confermano con chiarezza: una donna su tre, nel corso della propria vita, subisce violenza fisica, sessuale e/o psicologica. Accade dentro le mura domestiche e fuori, nei luoghi di studio, sul lavoro, per strada e online. A tutto ciò si aggiunge la realtà dei femminicidi, una ferita sempre aperta che richiede responsabilità e attenzione collettiva.
In un contesto così complesso, diventa indispensabile agire sul piano culturale ed educativo, in ottica preventiva, parlando ai più giovani per provare a costruire un cambiamento culturale necessario.
È proprio da questa convinzione che nasce Voci negate, rappresentazione teatrale che intreccia musiche dal vivo, coreografie, immagini e recitazione in un’esperienza artistica potente e innovativa. Costruito a partire dai racconti di alcune donne ospiti della nostra Fondazione e delle operatrici dedicate ai servizi antiviolenza di Famiglia Materna, è stato realizzato grazie al contributo indispensabile di Amici di Famiglia e sostenuto concretamente da progetto speciali volti a reperire risorse.
Lo spettacolo racconta la storia di una coppia in cui la violenza dell’uomo sulla donna si ripete nel tempo. La protagonista, interpretata dall’attrice Maria Giulia Scarcella, ripercorre i momenti di dolore vissuti e il percorso che l’ha portata a maturare la consapevolezza necessaria per spezzare una relazione divenuta una trappola da cui, fino ad allora, non aveva trovato la forza di fuggire. Attraverso la sua voce emergono il coraggio di ricominciare e la determinazione ad affrontare il futuro, oltre che interessanti spunti di riflessione sull’attualità e sui diritti umani delle donne ancora troppo spesso negati.
Aspetto particolarmente interessante dello spettacolo è quello di analizzare, accanto all’evoluzione di lei, anche i pensieri del suo ex partner (interpretato da Stefano Pietro Detassis), prima in totale negazione e poi progressivamente impegnato in un percorso personale – tardivo e tormentato – di presa di coscienza e confronto con le proprie responsabilità.
Voci negate, ideato e diretto da Paolo Fanini con testi Maura Pettorusso e Paolo Fanini, ha debuttato nel 2023 al Teatro Zandonai di Rovereto; nel 2024 è stato ospitato all’Auditorium Santa Chiara di Trento e, quest’anno, è stato richiesto anche a Bolzano (Teatro Cristallo) e Verona (Teatro Ristori). In ogni città vengono proposte due rappresentazioni: una al mattino per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado e una serale aperta alla comunità.
In tre anni, grazie a questo spettacolo, Fondazione Famiglia Materna ha potuto raccontarsi e farsi conoscere da oltre 1.800 giovani e da un numero altrettanto significativo di spettatori serali.
A questo link, è possibile vedere il servizio del TG Rai Bolzano sullo spettacolo!